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Muhammad, il Messaggero di Allah Ama la Dolce Convivenza

Auther : Ahmad kasem El Hadad
97127 2007/11/02 2024/03/19

 

Muhammad, il Messaggero di Allah ama la dolce Convivenza


 

Nessuna donna ha mai conosciuto una convivenza così dolce ed un’intimità coniugale così nobile come quella avutasi grazie all’esempio del profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), colui che ha rispecchiato il Corano in tutte le situazioni, nei suoi detti e nei fatti.

 

Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era sempre sorridente, estroverso, generoso e scherzoso con le proprie mogli. Nei suoi viaggi, volendo affettuosamente corteggiare sua moglie, ‘Aisha, (che Allah sia soddisfatto di lei) la sfidava nelle corse. ‘Aisha disse: “Da snella, il Messaggero ha gareggiato con me, ed io ho vinto la gara. Poi, una volta diventata più grossa, ha vinto lui; poi mi ha detto: “Siamo pari”.

 

Ogni sera, egli soleva radunare le proprie mogli nella casa di quella con cui avrebbe trascorso la notte, a volte cenando con loro e poi ogni moglie si ritirava nella propria abitazione. Dormiva con sua moglie sotto la stessa coperta mettendosi il rida’ (1) sulle spalle ed indossando l’izar.

 

Dopo aver pregato l’isha’, la preghiera della sera, egli s’intratteneva amichevolmente con le mogli prima di andare a dormire semplicemente per tenergli compagnia! Questo è stato riferito da Al-Hafiz Ibn Kathir  (che Allah abbia misericordia di lui). (2)

 

Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha reso come criterio di magnificenza degli uomini la buona compagnia per le donne, dicendo: “Il migliore di voi è colui che tratta bene la sua famiglia, e io sono il migliore di voi con la mia famiglia” Narrato da At-Tirmidhi.

 

L’artificiosità e il fingere di possedere una buona moralità si indeboliscono quando l’uomo sa di avere potenza e autorità; anzi è deteriorante convivere per molto tempo con chi esercita potere su un altro. Ma se, invece, questo uomo di potenza e d’autorità persevera nella ricerca di perfezione morale in una società in cui ha potere, e nella quale convive bene sia moralmente che dal punto di vista materiale, sarà allora fra le persone di migliore qualità morali.

Se dunque il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era il migliore per la sua famiglia, com’erano i loro rapporti? I loro rapporti erano rapporti ideali nel pieno senso della parola, nella condotta sociale e morale sia in termini di amore, che di amicizia, giustizia, clemenza, misericordia e lealtà, quanto richiede la vita coniugale quotidianamente.

 

I libri della Sunnah, Shama’il (3) e la Sira (4) contengono molteplici esempi del comportamento del Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) con le donne, specialmente con le mogli.

 

(a) Sul suo amore verso le proprie mogli

 

Anas Ibn Malik, che Allah sia soddisfatto di lui, ha detto: “Il Messaggero di Allah disse: “Della vita mondana ho amato: le donne e i profumi, e ho trovato il piacere nella preghiera.”.Narrato da Ahmad e altri.

 

‘Amr Ibn Al-‘As (che Allah si compiaccia di lui) gli chiese: “O Messaggero di Allah, chi è la persona che ami di più?” Gli rispose: “‘Aisha”. Allora chiese: “E degli uomini?” Gli rispose: “Suo padre”. Narrato da At-Tirmidhi.

 

(b) Sul suo trattenimento e gioco con loro

 

‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) ha raccontato:

“Nella casa del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) solevo giocare con i burattini in compagnia delle mie amichette, ma quando il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) entrava in casa, esse andavano via, ma il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) le faceva ritornare per continuar a giocare a me.” Narrato da Al-Bukhari.

 

“Una volta il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) mi coprì con un suo indumento affinché potessi ossservare degli Abissini che danzavano nella moschea, ma quando Omar (che Allah si compiaccia di lui) li rimproverò, il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli disse: “Lasciali, o Bani (figli) di Arfida! Continuate, siete al sicuro.” Narrato da Al-Bukhari.

 

E in un’altra narrazione, ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) disse: “Vidi il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) in piedi sulla soglia della mia camera mentre gli Abissini danzavano con le spade in mano nella sua moschea; ed egli mi nascondeva con un suo indumento affinché potessi osservarli, e così rimanemmo finché io stessa decisi di andarmene e la mia condotta fu considerata appropriata alla mia età, visto che ero interessata al divertimento.” Narrato da Muslim.

 

(c) La sua magnificenza e la sua compassione

È stato precedentemente citato il racconto delle competizioni nella corsa tra il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ed ‘Aisha; il che prova quanto egli fosse amabile, affettuoso e compassionevole, divertendosi e giocando con le proprie mogli.

 

(d) “Mangiavo un “‘irq” (ossa mischiata con carne), durante il ciclo mestruale, poi lo davo al Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), e lui poneva la sua bocca nello stesso posto in cui avevo posto la mia! Inoltre, bevevo dalla coppa poi gliela davo e lui poneva la sua bocca nello stesso posto in cui avevo bevuto!” Narrato Ahmad e Abu-Dawud.

 

 

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[1] L’abito degli arabi era composto da due pezzi: rida’ciò che copre il torace e izar: ciò che copre la parte inferiore. (ndt)

 

[2] Ismail Ibn Kathir (arabo: ابن كثير) è stato uno studioso Musulmano ed un celebre commentatore del Corano. Il suo nome completo è Abu Al-Fida, 'Imad Ad-Din Isma'il Bin 'Umar Bin Kathir Al-Qurashi Al-Busrawi. Nacque nel 1301 in Busra, Siria (da cui l’appellativo di Al-Busrawi). Egli è stato educato dal grande studioso shaikh al-islam Ibn Taymiyya a Damasco (Siria) e Abu Al-Hajjaj Al-Mizzi, principale maestro di Ibn Kathir. Al termine dei suoi, studi ha ottenuto la sua prima nomina ufficiale nel 1341, quando è entrato a far parte di una commissione inquisitoria formata per determinare alcune questioni di eresia.

 

 

 

Successivamente, ha ricevuto vari semi-ufficiali appuntamenti, concludendo nel mese di giugno / luglio 1366 con una posizione professionale presso la grande moschea di Damasco. Ibn Kathir scrisse un celebre commento sul Corano intitolato “Tafsir Ibn Kathir”, che collegava alcuni ahadith o detti del Messaggero Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), e detti dei compagni sull’esegesi dei versetti del Corano. “Tafsir Ibn Kathir” è famoso in tutto il mondo musulmano e tra i Musulmani nel mondo occidentale, ed è una delle fonti più utilizzate oggi per l’interpretazione del Corano. Ibn Kathir fu famoso per l’incredibile memoria con cui ricordava perfettamente i detti del Messaggero e l'intero Corano. Inoltre, fu noto come giudice, maestro studioso di storia, e unmufassir (commentatore del Corano). Ibn Kathir vedeva se stesso come uno studioso shafi. Questo è indicato da due dei suoi libri, uno dei quali è stato Tabaqaat Ash-Shafai'ah, “le categorie dei seguaci Dell’imam Shafi”.

 

Negli ultimi anni della sua vita, divenne cieco. Egli attribuisce la sua cecità al lavoro a tarda notte sulla musnad di Ahmad ibn Hanbal, nel tentativo di riorganizzarlo sul criterio dell’argomento piuttosto che del narratore. Ibn Kathir morì nel febbraio del 1373 a Damasco. (n.d.t)

 

[3] Shima’il è una raccolta di narrazioni autentiche, una delle opera più dettagliate sulla persona e sulla personalità del Profeta di Allah (la pace e le benedizioni siano su di lui); nota anche col nome di  Shamail al-Tirmidhi.(n.d.t.)

 

[4] Sira significa biografia (n.d.t.)







 

 

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