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L’Invito all’Islam tra Severità e Tolleranza

36438 2007/11/22 2024/03/29
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L’Invito all’Islam tra Severità e Tolleranza


 

La nona menzogna da confutare è la seguente.


Zaccaria Butrus afferma che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) aveva diffuso a La Mecca il motto della tolleranza e recitava per loro il seguente versetto coranico il cui significato può essere tradotto come: “[…] Sta a te costringerli ad essere credenti?”(tsc[1]- Corano, Sura X, Yûnus, Giona, versetto 99).


Non solo egli argomenta ciò con un'altra citazione (che Allah lo maledica per le sue bugie e i suoi inganni): “All’inizio l’invito all’Islam non aveva nessun oppositore a causa della libertà di culto, e per interessi commerciali ma soprattutto perché si trattava di un invito al culto hanafita (il culto puro di Abramo, su di lui la pace) che era già diffuso all’epoca”.


Butrus ripete spesso queste parole, alludendo al fatto che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) aveva iniziato piegandosi con ipocrisia e solo successivamente, quando più forte, aveva impugnato la spada e iniziato il jihad[2].


Innanzitutto, il versetto con il quale egli vuole dimostrare la sua tesi “sta a te costringerli ad essere credenti?” (tsc- Corano, Sura X, Yûnus, Giona, versetto 99) non è meccano come sostiene, bensì medinese ovvero rivelato a Medina, e questo basta per smentire le sue parole.


In più egli è indeciso su questo fatto, infatti nel corso della trasmissione si contraddice affermando che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) chiamava gli abitanti de La Mecca miscredenti e che attaccava i loro signori e i loro intercessori, e che “a La Mecca scoppiò il caos” come dice il presentatore che ne discute con lui e che è d’accordo. Ma si contraddice, e ciò è tipico dei bugiardi.


A tale proposito bisogna chiarire due cose:

la prima a riguardo dell’opposizione all’invito all’Islam;

la seconda a riguardo del culto hanifita ereditato da Abramo (su di lui la pace).


Riguardo il primo punto, Zaccaria Butrus ribadisce diverse volte che l’invito all’Islam proveniva dai Coreisciti perché volevano dominare gli Arabi, o da parte del clan di Bani Hashim che mirava a governare sia i Coreisciti che gli Arabi, ma tali parole non hanno nessuna origine, e tutti gli avvenimenti della biografia del Profeta (la pace e la benedizione di Allah su di lui) smentiscono questo fatto. Chi ha consultato la biografia del Profeta e i versetti meccani del Corano saprà che l’invito all’Islam riscontrò una dura opposizione dalla tribù dei Coreisciti stessa, bensì dai figli di Hashim, il clan a cui il Profeta apparteneva (pace e benedizione di Allah su di lui).


Nei libri autentici di Al-Bukhari viene riportata la narrazione di Ibnu-Abbas (che Allah sia soddisfatto di lui) che dice: “Quando scese il versetto in cui Allah l’Altissimo dice quel che può essere tradotto come: “Danne l'annuncio ai tuoi parenti più stretti[…] (Corano, Sura XXVI, Ash-Shu'arâ', I Poeti, versetto 214 )”, il Profeta (la pace e la benedizione di Allah su di lui) salì sul monte Safa e iniziò a chiamare: “O figli di Fahd! O figli di Adey!” finché non si radunarono, e se qualcuno non poteva uscire, inviò almeno un messo per vedere cosa volesse. E giunsero Abu Lahab e la tribù dei Coreisciti al completo, ed egli disse loro: “Se vi dicessi che vi sono molti cavallieri nella valle e che vogliono attaccarvi, mi credereste?” Essi risposero: “Certo, non abbiamo mai avuto da te se non sincerità.” Egli continuò: “Sono quindi ammonitore per voi di un potente castigo”. Abu Lahab disse: “Perisci per tutto il resto della giornata, e per questo che ci hai riuniti!” Così scese il seguente versetto coranico in cui Allah l’Altissimo dice quel che può essere tradotto come “Periscano le mani di Abû Lahab, e perisca anche lui le sue ricchezze e i suoi figli non gli gioveranno”. (tsc- Corano, Sura CXI, Al-Masad, Le Fibre di Palma, versetti 1-2)


Abu Lahab dunque è il primo oppositore all’invito all’Islam ed è figlio di Abdul-Muttaleb figlio di Hashim, zio del Profeta, fratello di suo padre.


Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) riunì i figli di Hashim, i suoi zii e i suoi cugini, e li invitò ad adorare Allah ma si burlarono di lui, non gli diedero alcun importanza e lo lasciarono perdere, e ci sono molte narrazioni che lo testimoniano. Abu Al-Dardaa (che Allah sia soddisfatto di lui) udì il Messaggero di Allah che diceva: “Le persone più ascetiche al mondo sono i Profeti e i più duri con loro sono stati i loro parenti” e ciò è scritto in quelle parole che scesero da Allah Il Potente e L’Altissimo, L’Altissimo dice: “Danne l'annuncio ai tuoi parenti più stretti” fino alle sue parole “Allora di': “In verità, sconfesso quello che fate!” (tsc- Corano, Sura XXVI, Ash-Shu'arâ', I Poeti, versetti 214-216).


Tutta la tribù dei Coreisciti si comportò come i figli di Hashim, proibendo al popolo di seguire il Profeta, loro stessi se ne allontanavano, e torturavano chi lo supportava.


Fu accusato di essere pazzo, di fare magia e lo circondarono assieme ai suoi seguaci e ai suoi sostenitori costringendoli a rimanere chiusi in una valle di La Mecca per 3 anni finché furono sul punto di morire di fame e di sete. Tentarono di corromperlo offrendogli denaro e potere se cessava di diffondere il messaggio islamico, ma il Profeta rifiutò bensì li chiamò miscredenti “Di’: «O miscredenti! Io non adoro quel che voi adorate e voi non siete adoratori di quel che io adoro. Io non sono adoratore di quel che voi avete adorato  e voi non siete adoratori di quel che io adoro:  a voi la vostra religione, a me la mia».” (tsc- Corano, Sura CIX, Al-Kâfirûn, I Miscredenti, versetto 1-6).


Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) ormai non contava più sull’appoggio da parte dei figli di Hashim, ma l’invito all’Islam procedette con l’appoggio di due tribù quella Al-Aws e quella Al-Khazraj e non quella dei Quraish, e a Medina e non a La Mecca, e la tribù dei Quraish rappresentò l’oppositore principale a Badr, Uhud, Al-Ahzaab, Hudaybeya e durante la  conquista de La Mecca.


Dopo tutte queste informazioni storiche, come si può affermare che l’invito all’Islam proveniva dai Coreisciti, o da parte del clan di Bani Hashim? E che la predicazione iniziò con l’arresa e l’ipocrisia?!


Riguardo il culto hanifita, esso non era praticato prima del Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui ) e gli hanifiti non erano tanti, anzi vi era un unico individuo a La Mecca; in aggiunta in tutta la penisola araba, vi erano un numero esiguo di persone di religione cristiana, ed essi non avevano alcuna influenza nella società. I Coreisciti e gli Arabi adoravano le statue e sostenevano che quella fosse la religione di Abramo (su di lui la pace), non permettevano a nessuno di toccare le loro statue, oppure di dissuadere dal loro culto così come è sempre accaduto nel periodo dell’ignoranza pre-islamica nella storia.


Non era mai successo che nessuno abbia rinnegato il politeismo come il Profeta fece. Ad eccezione del caso di Zaid figlio di ‘Amr figlio di Nufeil, ed infatti fu imposto a suo zio Al-Khattab ibn Nufeil di allontanarlo da La Mecca ed alcuni giovani impudenti furono incaricati di non permettergli di rientrare. Tutto ciò solo per timore che la gente ne potesse essere influenzata ed abbandonare la propria religione per abbracciare la sua. Così Zaid visse in solitudine, morì solo, nessuno lo seguì e mai sostenne di essere un profeta.


Con ciò si intende dimostrare che non esisteva una religione chiamata hanafita, e che non era un culto diffuso tra gli Arabi quando fu inviato il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui).


I Coreisciti e gli Arabi erano idolatri adoratori di statue e affermavano che la loro era la religione di Abramo (su di lui la pace). La religione a cui il Profeta (la pace e le benedizioni  di Allah su di lui) invitava era l’Islam, la religione di Allah con la quale furono inviati tutti i Suoi messaggeri:


“Chi altri avrà dunque in odio la religione di Abramo, se non colui che coltiva la stoltezza nell'animo suo? Noi lo abbiamo scelto in questo mondo, e nell'altra vita sarà tra i devoti.” (tsc- Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, versetto 130),

“Dicono: “Siate giudei o nazareni, sarete sulla retta via". Di': "[seguiamo] piuttosto la religione di Abramo, che era puro credente e non associatore” (tsc- Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, versetto 135),”

“Di': “Allah ha detto la verità. Dunque seguite la religione di Abramo con sincerità: egli non era politeista." (tsc- Corano, Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, versetto 95),

“Chi [potrebbe scegliere] religione migliore di colui che sottomette a allah il suo volto, opera il bene e segue sinceramente la religione di abramo il sincero? allah prese abramo per amico” ( tsc- Corano, Sura IV, An-Nisâ', Le Donne, versetto 125).


Noi, musulmani, crediamo che tutti i profeti professavano la religion dell’Islam, erano cioè sottomessi alla volontà di Allah, l’Unico senza consoci. La religione dell’Islam è il puro monoteismo, così come la religione di Abramo (su di lui la pace), e per noi tutti i profeti sono musulmani, la religione è una sola ed è l’Islam ma con regole diverse.


Abramo (pace su di lui) era musulmano. Allah dice: “Abramo non era né giudeo né nazareno, ma puro credente e musulmano. E non era uno degli associatori” (tsc- Corano, Sura III, Âl 'Imrân, La Famiglia di Imran, versetto 67), “Quando il suo Signore gli disse: “Sottomettiti”. Disse: “Mi sottometto al Signore dei mondi.” (tsc- Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, versetto 131); ed egli (pace su di lui) invitava alla fede di Allah gloria a Lui, L’Altissimo insieme a suo figlio Ismaele (pace su di lui) dicendo come è riportato nel nobile Corano: “O Signor nostro, fai di noi dei musulmani e della nostra discendenza una comunità musulmana. Mostraci i riti e accetta il nostro pentimento. In verità Tu sei Il Perdonatore, Il Misericordioso!” (tsc- Corano, Sura II, Al-Baqara, La Giovenca, versetto 128).


Giuseppe (pace su di lui) era musulmano: “O mio Signore, mi hai dato qualche potere e mi hai insegnato l'interpretazione dei sogni. O Creatore dei cieli e della terra, Tu sei il mio Patrono, in questa vita come nell'altra. Fammi morire musulmano e ponimi tra i devoti!”(tsc- Corano, Sura XII, Yûsuf, Giuseppe, versetto 101).


Mosè (pace su di lui) riferì al suo popolo: “Disse Mosè: “O popol mio, se credete in Allah, abbiate fiducia in Lui, se siete musulmani” (tsc- Corano, Sura X, Yûnus, Giona, versetto 84); “Ti vendichi su di noi solo perché abbiamo creduto ai segni del nostro Signore quando essi ci sono giunti. O Signore, concedici la sopportazione e facci morire [a te] sottomessi » (tsc- Corano, Sura VII, Al-A'râf, versetto 126). Noè (pace su di lui) pure:  “E se mi voltate le spalle, non vi chiedo ricompensa alcuna. la mia ricompensa è in Allah, e ho ricevuto l'ordine di essere uno dei musulmani” (tsc- Corano, Sura X, Yûnus, Giona, versetto 72).


E Salomone (pace su di lui) nel racconto della lettera rivolta alla regina di Saba  arrivarono questi versetti: “Non siate arroganti nei miei confronti e venite a me, sottomessi ad Allah”(tsc- Corano, Sura XXVII, An-Naml, Le Formiche, versetto 31). “Disse [Salomone]: “O notabili, chi di voi mi porterà il suo trono prima che vengano a me sottomessi?”(tsc- Corano, Sura XXVII, An-Naml, Le Formiche, versetto 38). Quando giunse, le fu detto: “È questo il tuo trono?”. Rispose: “Sembrerebbe che lo sia”. [Disse Salomone]: “Già ci fu data la scienza e già fummo sottomessi ad Allah” (tsc- Corano, Sura XXVII, An-Naml, Le Formiche, versetto 42).


E per il profeta Lot (pace su di lui) si veda la descrizione della sua casa pronunciata  dagli angeli: “E non vi trovammo che una casa di sottomessi” (tsc- Corano, Sura LI, Adh-Dhâriyât, Quelle che spargono, versetto 36).


Anche i discepoli di Gesù (pace su di lui) erano musulmani. “E quando rivelai agli apostoli: “Credete in me e nel mio messaggero» risposero: «Crediamo, sii testimone che siamo musulmani” (tsc- sura v, versetto 111).


Tutti i profeti sono stati inviati per divulgare il monoteismo: “Non inviammo prima di te nessun messaggero senza rivelargli: “Non c'è altro dio che me. adoratemi!”(tsc- sura xxi, versetto 25)


La religione di Abramo (su di lui la pace) di cui si parla nel Sublime Corano è la tradizione del Profeta, non quella accennata dai Coreisciti. Con ciò si può intuire quello che intendeva dire il profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) circa il seguire il credo di Abramo e che non era un gesto per imitare la tribù dei Quraish o per essere ipocriti con loro.


Adesso è chiaro che egli gli si opponeva e gli mostrava ostilità sin dall’inizio, e lo dimostra il fatto che la maggior parte dei versetti in cui è citata “la religione di Abramo” siano medinesi e non meccani.


daraltarjama.com©



[1] tsc= traduzione del significato del corano. Questa è la traduzione del significato concordato fino adesso del versetto indicato nella sura. La lettura della traduzione del significato del Corano, con qualsiasi lingua, non può sostituire mai la sua lettura in lingua araba; poiché questa è la lingua in cui è stato rivelato.

[2] Jihad non significa solo guerra santa con cui viene generalmente tradotta tale parola, ma include tutti gli sforzi fatti per la causa dell’Islam. (ndt)

 



 

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