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Le invocazioni dopo il saluto finale nelle preghiere canoniche

336 2020/04/27
Le invocazioni dopo il saluto finale nelle preghiere canoniche

An-Nawawi ha affermato che i sapienti sono concordi sull’importanza delle invocazioni dopo la conclusione della preghiera (cfr: al Adhkar, p. 66).

E’ raccomandato di eseguire tali invocazioni a voce alta; ciò sulla scorta del hadīth di Ibn ‘Abbas (Allah sia soddisfatto d’entrambi):

“All’epoca del Profeta (Allah lo benedica e gli dia la pace) si usava alzare la voce nelle invocazioni, quando la gente si allontanava dopo le preghiere canoniche”

(Bukhari, 841; Muslim, 583).

Fra queste invocazioni:

1) si chiede perdono ad Allah per tre volte, quindi si pronuncia:

“O Allah Tu sei la pace, da Te ha origine la pace, Tu sei benedetto o Possente e Generoso”

(Muslim, 591; dal hadīth di Thawban – Allah sia soddisfatto di lui).

2) “Non c’è divinità all’infuori di Allah, l’Unico e senza pari; a Lui spetta la lode, a Lui appartiene il regno, l’Onnipotente, non c’è azione né forza eccetto che da Allah, non c’è divinità all’infuori di Allah, solo Lui adoriamo, benedizioni e favori provengono da Lui, a Lui spetta la lode migliore, non c’è divinità all’infuori di Allah, con sincerità seguiamo la Sua via, a dispetto dei miscredenti”

(Muslim, 596).

3) “Non c’è divinità all’infuori di Allah, l’Unico e senza pari; a Lui spetta la lode, a Lui appartiene il regno, l’Onnipotente: o Allah, o Allah, nessuno può trattenere quel che Tu concedi; nessuno può dare quel che Tu trattieni; la nobile stirpe non è di alcun giovamento, da Te proviene la nobiltà”

(Bukhari, 844; Muslim, 593).

4) Quindi si pronuncia il tasbih, che presenta diverse forme:
Prima. Subhanallah (gloria ad Allah) 33 volte, al hamdu lillah (lode ad Allah) 33 volte, Allahu akbar (Allah è più Grande) 33 volte. Si conclude con la centesima invocazione, pronunciando: “Non c’è divinità all’infuori di Allah, l’Unico…”

Abu Hurayrah (Allah sia soddisfatto di lui) ha tramandato che il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) ha detto:

“Chi – dopo ogni preghiera [canonica] – glorifica Allah (subhanallah) trentatré volte, loda Allah (alhamdu lillah) trentatré volte, esalta la maestosità di Allah (Allahu akbar) trentatré volte, giungendo così a novantanove recitazioni, poi completa la centesima pronunciando: non c’è divinità all’infuori di Allah, l’Unico senza associati, a Lui appartiene il regno e la lode, l’Onnipotente… a costui saranno rimessi i peccati, fossero pure tanti quanti la schiuma del mare”

(Muslim, 597).

Seconda. Subhanallah (gloria ad Allah) 33 volte, al hamdu lillah (lode ad Allah) 33 volte, Allahu akbar (Allah è più Grande) 34 volte.

Ha tramandato Ka’b ibn ‘Ujrah (Allah sia soddisfatto di lui) che il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) ha detto: “Non resterà deluso chi recita, dopo ogni preghiera canonica,  trentatré volte subhanallah, trentatré volte alhamdu lillah, trentaquattro volte Allahu akbar”

(Muslim, 596)


Terza. Subhanallah (gloria ad Allah) 25 volte, al hamdu lillah (lode ad Allah) 25 volte, Allahu akbar (Allah è più Grande) 25 volte, la ilaha illa Allah (non c’è divinità all’infuori di Allah) 25 volte.

Questa forma è stata tramandata da Tirmidhi, nel hadīth di ‘Abdullah ibn Zayd (Allah sia soddisfatto di lui) (Tirmidhi, 3413) e confermato da al Albani (Tahqiq mishkatul masabih, 1/307).

Quarta. Subhanallah (gloria ad Allah) 10 volte, al hamdu lillah (lode ad Allah) 10 volte, Allahu akbar (Allah è più Grande) 10 volte

Anche questa forma è stata riportata da Tirmidhi, nel hadīth di ‘Abdullah ibn ‘Amru (Allah sia soddisfatto d’entrambi) (Tirmidhi, 3410) e confermato da al Albani (Tahqiq mishkatul masabih, 2/743).

Come già spiegato, la regola è che in queste devozioni talvolta si adotta una forma, talvolta un’altra.

Fa parte della Sunnah contare il numero delle invocazioni con le dita della mano; hanno tramandato Ahmad e Tirmidhi che il Profeta Muhammad (Allah lo benedica e gli dia la pace) ha detto:

“Contate invocazioni e lodi con le dita, poiché esse testimonieranno [a vostro favore, nel Giorno del Giudizio]”

(Ahmad, 27089; Tirmidhi, 3486; confermato da al Albani in Sahih al Jami’, 2/753).

5) Recitazione del versetto del Piedistallo (ayah al Kursi) [Cor. 2, 255]

Ha tramandato Abu Umamah (Allah sia soddisfatto di lui) che il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) ha detto:

“Chi recita ayah al Kursi, dopo ogni preghiera canonica, non avrà ostacolo per entrare in Paradiso eccetto la morte”

(An-Nasa’i in as-Sunan al kubra, 9928; confermato da al Mundhiri in at-Targhib wa at-Tarhib, 2373; Ibn ‘abd al Hadi in al Muharrir, 1/198; ibn al Qayyim in Zad al mi’ād, 1/303).

Recitazione delle due protettrici: {Dì: mi rifugio nel Signore dell’alba nascente} (Cor. 113) {Dì: mi rifugio nel Signore degli uomini} (Cor. 114)

Ha tramandato ‘Uqbah ibn ‘Amir (Allah sia soddisfatto di lui) che il Messaggero di Allah (Allah lo benedica e gli dia la pace) gli ordinò di recitare le protettrici dopo ogni preghiera

(Abu Dawud, 1525; al Albani ha affermato che la catena di trasmissione è autentica; confermato inoltre da Ibn Khuzaymah e da Ibn Hibban (Sahih Abi Dawud, 5/254).

Questo è un gruppo di atti di Sunnah raccomandati all’orante nella preghiera dell’alba ed in tutte le preghiere canoniche. Ed Allah conosce meglio.

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