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Dialogo tra un professore ateo e uno studente musulmano-1

2168 2012/12/25 2024/12/22

Il testo che segue è una traduzione del libro “Chi è la scimmia?”, a conferma della giustezza di quanto crede e sostiene l’Islam riguardo all’origine degli esseri umani. E’ un manuale essenziale e necessario per tutti coloro che desiderano comprendere il concetto islamico dell’origine della vita umana. E’ inoltre un testo che si rivolge a tutti gli studenti.

Le scene che seguono hanno luogo in un istituto scolastico.

* * *

“Permettetemi di spiegare il problema che la scienza ha con Dio...”. Il professore di filosofia fece una pausa prima di continuare la sua lezione, poi chiese a uno dei suoi nuovi studenti di alzarsi. “Tu sei un musulmano. Non è così, figliolo?”.

“Sì, signore”.

“Allora, tu credi in Dio?”.

“Certamente!”.

“Dio è buono?”.

“Certo. Dio è buono”.

“Dio è onnipotente? Può fare ogni cosa?”.

“Sì”.

Il professore fece un sorriso studiato e poi rifletté brevemente.

“Ecco una bella domanda per te. Supponiamo che qui ci sia una persona ammalata e che tu possa curarla. Sei in grado di farlo. La aiuteresti? Cercheresti di fare qualcosa?”.

“Sì, signore. Cercherei”.

“Quindi, tu sei buono!”.

“Non direi...”.

“Perché non diresti. Tu aiuteresti una persona ammalata e inferma se potessi. La maggior parte di noi lo farebbe se potesse...ma Dio non lo fa”.

(Nessuna risposta)

“Egli non lo fa. Forse che lo fa? Mio fratello era un musulmano ed è morto di cancro, anche se pregava Dio di farlo guarire. Come può essere buono un tale Dio. Eh? Puoi rispondere a questo?”.

(Nessuna risposta)

L’anziano professore aggiunse con aria comprensiva. “No, tu non puoi rispondere. Non è così?”.

Poi bevve un sorso di acqua da un bicchiere che stava sopra la sua cattedra, per dare tempo allo studente di calmarsi un po’. In filosofia bisogna andarci piano con i nuovi studenti.

“Ricominciamo da capo, mio giovane amico. Dio è buono?”.

“Mmhh...sì”.

“Satana è buono?”.

“No”.

“Da dove proviene Satana?”.

Lo studente borbottò confuso: “Da...Dio...”.

“Esatto. Dio ha creato Satana. Non è così?”.

L’anziano professore passò le mani tra i suoi radi capelli e volse lo sguardo agli studenti che, sorridendo beffardamente, seguivano il dialogo.

“Penso che questo semestre ci divertiremo molto, signore e signori”.

Quindi si rivolse di nuovo allo studente musulmano.

“Dimmi, figliolo. Esiste il male in questo mondo?”

“Sì, signore”.

“Il male è dovunque. Non è così? E Dio non è colui che ha creato ogni cosa?”.

“Sì, è così”.

“E allora chi ha creato il male?”.

(Nessuna risposta)

“Non esiste a questo mondo la malattia? L’immoralità? L’odio? La bruttura? Tutte queste cose orribili non esistono forse in questo mondo?”.

Lo studente imbarazzato e in preda alla vergogna e si limitò a dire: “Sì”.

“Chi le ha create queste cose?”.

(Nessuna risposta)

Il professore all’improvviso si rivolse agli altri studenti e gridò: “CHI LE HA CREATE? RISPONDETEMI PER FAVORE”.

Il professore si rannicchiò come per prepararsi ad assalire, poi si avvicinò alla faccia dello studente musulmano. La sua voce era sottile, melliflua e pericolosa.

“Dio ha creato tutte le cose malvagie, non è così figliolo?”.

(Nessuna risposta)

Lo studente cercò di resistere allo sguardo fisso e sicuro di sé del professore, ma non ce la fece.

All’improvviso il professore si allontanò e si mise a camminare davanti agli altri studenti con il passo felpato e sicuro di una pantera.

La classe era come ipnotizzata. “Dimmi – continuò – come può essere buono questo Dio che ha creato fin dall’inizio dei tempi tutte queste cose malvagie e negative?”. E qui il professore allargò le sue braccia come per comprendere tutto il creato.

“Tutto il dolore, l’odio, la brutalità, le torture, le morti inutili, le brutture e tutte le sofferenze create da queste buon Dio sono dappertutto, le si trova in tutto il mondo. Non è così, giovanotto?”.

(Nessuna risposta)

“Non vedi che ciò avviene dappertutto? Eh?”. Il professore fece una pausa. “Non lo vedi?”.

Il professore si avvicinò di nuovo alla faccia dello studente e gli sussurrò: “Dio è buono?”.

(Nessuna risposta)

“Credi in Dio, figliolo?”.

Lo studente rispose con una voce rotta che tradiva il suo stato d’animo: “Sì, professore. Credo in Dio”.

Il vecchio professore scosse tristemente la testa e disse: “La scienza afferma che tu possiedi cinque sensi con cui puoi identificare e comprendere il mondo che ti circonda. Hai mai visto Dio? L’hai mai visto?”.

“No, signore. Non l’ho mai visto”.

“Dicci allora se hai mai udito il tuo Dio”.

“No, signore. Non l’ho mai udito”.

“Hai mai sentito questo tuo Dio? L’hai mai toccato? L’hai mai odorato? Insomma, hai mai avuto una qualche percezione sensoriale del tuo Dio?”.

(Nessuna risposta)

“Rispondimi, per piacere”.

“No, signore. Temo di non averne mai avuta nessuna”.

“TEMI di non averne mai avuta o non ne hai mai avuta nessuna?”.

“No, signore. Non ne ho mai avuta nessuna”.

“Eppure continui a credere in Dio?”.

“Sì...”.

“Questo ha bisogno di FEDE!”. Il professore sorrise con un'aria pensierosa da sapiente al giovane allievo.

“Seguendo le regole delle procedure empiriche, che possono essere provate e dimostrate, la scienza afferma che il tuo Dio non esiste. Come rispondi a questo, figliolo? Dov’è il tuo Dio?”.

(Lo studente non rispose)

“Si metta a sedere prego!”.

(Lo studente si sedette, apparentemente demolito da quella sua sconfitta. Ma “il soccorso di Dio è vicino e la vittoria imminente”).

Un altro musulmano con la barba e con in testa un tipico copricapo religioso, cose che lo rendevano facilmente identificabile come un musulmano praticante, alzò la mano e chiese: “Professore, posso rivolgermi alla classe?”.

Il professore si voltò e sorrise.“Ah, un altro musulmano in avanscoperta. E un fondamentalista, a quanto vedo. Vieni, vieni, giovanotto, dona all'auditorio un po’ della tua sapienza!”.

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