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L’Accesso alla salvezza tramite la religione universale
possibilità per tutti gli esseri umani in ogni luogo e tempo, a Per essere considerata la vera religione, è necessario che gli insegnamenti di una religione indichino che l’accesso alla salvezza sia una prescindere se alcuni hanno potuto o meno conoscere la sua forma particolare. Gli esseri umani non hanno alcun controllo sulle circostanze della propria nascita e pertanto non possono essere ritenuti responsabili per non aver potuto conoscere la vera religione.
Quelli che non hanno mai ascoltato il messaggio di Dio portato da Mosè o Gesù, da Buddha o Confucio ad esempio, non hanno avuto accesso ai loro insegnamenti. Di conseguenza la salvezza è ristretta ai loro immediati seguaci. Al contrario, l’Islam insegna che, dall’inizio dell’umanità fino alla fine dei tempi, quelli che si sottomettono sinceramente e pienamente a Dio, senza nulla associarGli, saranno ricompensati nella vita futura. Dio dice nel Corano:
“In verità, coloro che credono [i musulmani], e quanti sono stati giudei, nazareni o sabei che hanno creduto in Allah e nell'Ultimo Giorno ed hanno compiuto il bene riceveranno il compenso presso il loro Signore. Non avranno nulla da temere e non saranno afflitti”. (Corano, 2:62)
L’Islam insegna che quanti hanno sinceramente seguito Mosè, Gesù o qualunque altro fra i profeti mandati da Dio ai diversi popoli nel corso della storia umana, costoro sono tutti considerati musulmani, in quanto si sono sottomessi completamente all’Unico e Solo Vero Dio e l’hanno adorato in modo esclusivo.
Tutti i profeti che hanno portato il vero messaggio proveniente da Dio sono stati inviati per essere creduti e seguiti. Chiunque abbia rifiutato il loro messaggio, sia quello di Mosè, di Gesù o qualunque altro fra i veri profeti che furono mandati prima di loro – in Africa, India, Sud America, Filippine o in qualunque altro luogo – non potranno ottenere la salvezza nella vita futura. Il Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace) ha detto che ci sono stati 124.000 profeti inviati in tutto il mondo in varie epoche. Ognuno fra loro ha recato lo stesso messaggio: “Non c’è divinità degna di adorazione all’infuori dell’Unico Vero Dio”.
In base agli insegnamenti dell’Islam, tutti gli esseri umani hanno ricevuto questo messaggio prima della loro esistenza fisica in questo mondo. Quando Dio creò l’essere umano, chiamò a raccolta tutte le anime dei discendenti di Adamo, informandole del loro dovere di adorarLo, e tutte le anime pronunciarono la testimonianza di quell’obbligo. Questa testimonianza è impressa nell’anima di ogni essere umano e costituisce la base della naturale inclinazione da tutti condivisa verso il riconoscimento e l’adorazione di Dio. Di fronte ad una disgrazia, anche l’ateo, che professa apertamente la sua miscredenza in Dio, spesso si ritrova ad invocare l’aiuto Dio. Così Dio conferma nel Corano:
“E rammenta quando il tuo Signore trasse dai lombi dei figli di Adamo tutti i suoi discendenti e li fece testimoniare contro loro stessi, [disse]: “Non sono il vostro Signore?”. Risposero: “Sì, lo attestiamo”. [Lo facemmo] perché nel Giorno della Resurrezione non diciate: “Veramente eravamo incoscienti”; (Corano, 7:172)
Questo ebbe luogo nel mondo spirituale, precedentemente all’esistenza umana nel mondo fisico. Quando una persona raggiunge l’età adulta, egli o ella diventa responsabile nel riconoscere il messaggio della vera religione, allorché vi si imbatte; ed è responsabile di rispondere al messaggio attraverso la completa sottomissione a Dio. Tuttavia, ci possono essere delle persone che non hanno conosciuto né mai conosceranno il vero messaggio dell’Islam nel corso della loro vita. Ciò può accadere perché vivono in zone remote al di fuori del raggio di diffusione del messaggio; talvolta non riescono a comprendere il messaggio a causa di un particolare stato mentale o perché l’informazione che ricevono è talmente distorta che la verità diventa irriconoscibile.
In base agli insegnamenti del Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace), queste persone saranno sottoposte a prova nel Giorno della Resurrezione e del Giudizio. Saranno resuscitate ad un’età matura e nel pieno possesso delle loro facoltà. Quindi Dio stabilirà un patto con loro, affinché Gli prestino obbedienza, e da un muro di fiamme dinanzi a loro emergerà un messaggero per spiegare loro il messaggio di Dio, la Sua Unicità e che Lui Solo merita di essere adorato. Il Messaggero ordinerà quindi a tutti loro di entrare nel fuoco da dove egli è giunto. Quanti obbediranno, passando il muro di fiamme, troveranno i Giardini del Paradiso ed il loro destino sarà il Paradiso. Ma quelli che si rifiuteranno di entrare nel fuoco saranno portati all’Inferno. Questi ultimi sono coloro che avrebbero rifiutato il messaggio divino se l’avessero ricevuto nel corso della loro vita terrena. Questo significa anche che quanti obbediranno a Dio in quel momento, avrebbero obbedito anche al Suo Messaggero in questa vita. Dunque nessuno lascerà questo mondo e si presenterà dinanzi a Dio per il Giudizio, senza aver prima ricevuto il messaggio. Così Dio dice nel Corano:
“Non castigherò alcun popolo senza prima inviar loro un messaggero” (Corano 17:15)
Tutti gli esseri umani hanno ricevuto l’ispirazione dell’Islam prima di giungere sulla terra, in modo che tutti possiedono una naturale inclinazione ad adorare Dio. Inoltre, molte persone vedono e testimoniano la verità in questa vita e pertanto gli viene data l’occasione di accettarla. Gli viene così data la possibilità di scegliere, di modo che nessuno possa incolpare i propri genitori o i nonni per la loro devianza, giacché la libertà di scelta è universale. E Dio offre agli esseri umani, nel corso delle loro esistenze, Segni che li spingano a cercare la vera religione, se davvero sono sinceri. Questi Segni sono dappertutto attorno e dentro ciascun essere umano, come Dio dice nel Corano:
“Mostreremo loro i Nostri segni nell'universo e nelle loro stesse persone, finché sia loro chiaro che questa è la Verità” (Corano 41:53)