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Coesione Sociale nell‘Islam (parte 2 di 3): La Fraternità Islamica
Coesione Sociale nell‘Islam (parte 2 di 3): La Fratellanza Islamica Uno degli aspetti necessari della fratellanza islamica, è l'amore. Rappresenta infatti un obbligo per tutti i Musulmani, amare il proprio prossimo. Pertanto disse il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi: "Nessuno di voi crede veramente finché non ama per suo fratello ciò che ama per se stesso." (Sahih Al-Bukhari, Sahih Muslim) Un secondo aspetto necessario di questa fratellanza è il sostegno reciproco, l’aiuto e l’assistenza. Nel momento in cui un fratello viene oppresso o subisce un torto, il fedele giunge in suo aiuto e soccorso con il suo benefico sostegno e la sua anima, se possibile. Questo è descritto, per esempio, nei seguenti versetti: "Perché mai non combattete per la causa di Allah e dei più deboli tra gli uomini, le donne e i bambini che dicono: "Signore, facci uscire da questa città di gente iniqua; concedici da parte Tua un patrono, concedici da parte Tua un alleato?’[1]" (Traduzione del significato del Corano Sura IV, An-Nisâ', Le Donne, v.75) Un terzo aspetto essenziale di questa fratellanza islamica è la misericordia e la dolcezza tra i credenti. Questo va oltre il semplice amore reciproco, ed indica il sentimento che ciascun fedele percepisce nell’intimo del proprio cuore circa ciò che patisce il proprio fratello. Il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, ha descritto i Musulmani come segue: "Ciò che intercorre tra i fedeli, circa il loro amore, misericordia e compassione, è simile ad un corpo in cui se un unico arto fosse malato, tutto il resto del corpo sarebbe scosso da insonnia e febbre." (Sahih Muslim) Un ultimo fattore necessario della nostra fratellanza è la cortesia. La vera fratellanza deve essere messa in pratica, e non può essere una semplice dichiarazione verbale. Un aspetto meraviglioso e straordinario dell’Islam è il fatto che esso non lascia alcuna questione a livello ipotetico, bensì indica in che modo gli obiettivi possono essere raggiunti. Così, per esempio, il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, ha descritto determinati gesti che ciascun fratello dovrebbe compiere nel confronto dell'altro. Così, tra gli atti obbligatori comuni di cortesia, il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, ne ha menzionati sei: "Sei sono i diritti di un musulmano su un altro musulmano.... Quando lo incontri, salutalo; quando ti invita a una festa, accetta; quando egli cerca il tuo sincero consiglio, daglielo; quando starnutisce e dice, "Al-hamdulillah", dì: "Che Dio abbia misericordia per te"; quando si ammala vai a renderli visita e quando muore, partecipa al suo funerale.” (Sahih Muslim) Al di là di queste sei pratiche ben note, la legge islamica indica ai Musulmani molte altre consuetudini atte a promuovere l'amore e l’unione tra i fedeli, uno dei chiari fini della legge stessa. Così, per esempio, quando un Musulmano ama un altro Musulmano in nome di Dio, lo deve informare di quel sentimento. Il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, ne ha spiegato il motivo quando disse: "Se uno di voi ama suo fratello in Dio, che lo informi così da rendere il legame più duraturo e l'amore più confermato". Il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, disse anche: "Per Colui nelle cui mani vi è la mia anima, non entrerete in Paradiso, finché non presterete fede, e non presterete fede fintantoché non vi amerete l'un l'altro. Volete che vi indico qualcosa che se lo metteste in pratica vi amereste? Diffondete il saluto tra di voi." (Sahih Muslim) In questo hadith si potrebbe indicare il salute di pace oppure il compiere gesti veri e propri che dimostrino pace e solidarietà. Il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preservi, inoltre rileva l’importanza di scambiarsi reciprocamente regali. Egli disse: "Scambiatevi i regali, e vi amerete" (As-Suyuti) Il Profeta, che Iddio lo elogi e lo preserve, ha anche incoraggiato i Musulmani a visitarsi l’un l’altro, infatti disse: "Visitatevi di tanto in tanto e l’amore [tra voi] aumenterà". (Al-Tabaraani) In aggiunta a tutte queste positive consuetudini, quando si evitano gli atti proibiti, tali quali maldicenza, calunnia, menzogna, l'inganno, lo spiare, e così di seguito, il risultato influenzerà positivamente le relazioni interpersonali. Pertanto, si può concludere che la coesione sociale tra i Musulmani è sicuramente uno degli obiettivi maggiori nell'Islam. Inoltre, sono previste misure concrete per garantire il raggiungimento di questo scopo. [1] I musulmani che erano rimasti alla Mecca soffrivano le persecuzioni dei Quraysh, mentre alcuni di quelli che erano già emigrati a Medina cercavano pretesti per non combattere per liberarli. Fonte: corano.it