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L’educazione del profeta(s) ai suoi compagni e il grande amore e ammirazione che essi provavano per luiﷺ.
[L’educazione del profeta(s)]
Il messaggero di Allahﷺ ha educato i suoi compagni nel modo migliore:
- li educò ﷺ al monoteismo, all’adorazione esclusiva e sincera per Allah l’Altissimo ed Eccleso, e ad evitare di associargli nell’adorazione cosa alcuna;
- li educò ﷺ ad attenersi a ciò che Allah, sia Egli glorificato, ha ordinato, ad astenersi da ciò che ha proibito e a onorare ciò che ha reso sacro;
- li educò ﷺ ad impegnarsi in ogni virtù e ad allontanarsi da ogni vizio;
- li educò ﷺ a gareggiare nel compiere ogni bene senza esitare e ad evitare ogni cattiva azione;
- li educò ﷺad amare Allah, sia Egli glorificato e ad amare il Suo profeta(s) più di se stessi e ad amare l’altra vita più della vita terrena;
- li educò ﷺ ad anelare all’incontro con Allah, sia Egli glorificato, e al raggiungimento del Suo compiacimento e delle Sue delizie.
- li educò ﷺ attentamente fino a che non diventarono veri uomini, un popolo capace di far trionfare la religione di Allah sulla terra, di reggere lo stendardo di questa religione magnifica e di diffonderla sulla terra in ogni direzione. Erano sostenuti dal loro Signore per il fatto di essersi guadagnati il Suo compiacimento.
Dopo che il messaggio dell’elettoﷺ venne gli fu trasmesso i loro animi e i loro spiriti si purificarono.
Allah, l’Altissimo dice
“Infatti vi abbiamo inviato un messaggero della vostra gente, che vi reciti i nostri versetti, vi purifichi e vi insegni il libro e la saggezza e vi insegni quello che non sapevate”.
(Sura al-Baqara v. 151)
Divennero abili sostenitoridella bandiera del Tawhid – il Monoteismo –recante la dichiarazione la ilaha illa Allah – Non c’è divinità degna d’adorazione all’infuori di Allah – e capaci di richiamare la gente ad essa; passarono solo pochi anni prima che questa religione si espandesse e che la bandiera del Tawhid venisse issata in varie parti della terra, portando all’annientamento di ciò che è incompatibile con essa: idoli e presunte divinità.
I due imperi più forti di quel tempo andarono in sfacelo grazie ai conquistatori musulmani, sotto la bandiera di la ilaha illa Allah. Queste due grandi potenze erano l’Impero Persiano in cui si dedicava il culto al fuoco e l’Impero Bizantino in cui si accostava all’adorazioneesclusiva per Iddio l’adorazione di associati: gli attribuivano un figlio e adoravano la croce. Il profetﷺ disse ai non credenti della Mecca:
“Attestate che non c’è Dio all’infuori di Allah, otterrete il successo e con essa governerete gli arabi e si arrenderanno a voi i non arabi”[1]
Questi due imperi vennero poi veramente sconfitti per mezzo dei musulmani liberatori, coloro che si erano aggrappati al libro di Allah l’Altissimo e alla Sunnah del suo profetaﷺ, seguendolo e adeguandosi al suo metodo. E sotto la bandiera di la ilaha illa Allah vennero sconfitte le altre potenze della terra, andando a confermare le parole del profetaﷺ. I musulmani eressero una civiltà che non aveva avuto precedenti, la cui luce si estese alle diverse zone del pianeta e ciò avvenne dopo che ebbero applicato la legge di Allah l’Eccelso; con essa non ebbero paura di nulla e Allah fece si che tutti avessero paura di loro e fu così che conseguirono un’evidente vittoria.
La storia reca testimonianza di tutto questo tra i suoi volumi, le sue pagine e tra le righe di quegli eventi; moltissimi avvenimenti e molte delle vittore dei musulmani sono registrate nei cataloghi dei libri di storia e tutto questo rimanda alla magnifica educazione del profetaﷺ per i suoi compagni, che Allah sia soddisfatto di loro, un’educazione che nessuno riuscirebbe a fare se non un profeta inviato dal Signore dei mondi: stiam parlando di Muhammadﷺ sigillo dei profeti e dei messaggeri.
[L’amore intenso dei suoi compagni verso di lui(s), fino al sacrificio della loro stessa vita]
I compagni del profetaﷺ lo amavano moltissimo e gli si affezionarono in un modo che la ragione quasi non può comprendere; lo presero come esempio in tutto, parole e azioni, atti di culto e rapporti sociali, amando ciò che amava e odiando ciò che odiava ed erano pronti a sacrificare loro stessi per luiﷺ come dimostrano le battaglie del profetaﷺ.
Tutto questo per nessun altra ragione se non quella che Muhammadﷺ è davvero un messaggero di Allah; il suo Signore lo ha eletto e lo ha amato e ha fatto sì che tutti i suoi compagni e seguaci lo amassero. Essi lo amavano più delle loro madri, dei loro padri, dei loro figli e lo amavano addirittura più di se stessi.
E ci sono tantissime situazioni che lo dimostrano, come questa:
Un giorno ‘Urwah ibn Mas’ud at-Thaqafi, che a quel tempo non era ancora musulmano, andò a Medina per incontrare il profetaﷺ, dopo che i Quraysh avevano sentito che Muhammadﷺe i suoi compagni avevano l’intenzione di dirigersi alla Mecca per compiere una ‘Umrah (il pelleggrinaggio minore). I Quraysh si erano riuniti in un consiglio allo scopo di decidere cosa fare per impedire in ogni modo che i musulmani raggiungessero la Casa Inviolabile e così ‘Urwah prese l’incarico di osservare il tipo di relazioni tra il profetaﷺ e i suoi compagni; dopo aver visto l’incredibile comportamento che avevano nei suoi confrontiﷺ, il quale rifletteva il grande amore che essi provavano per luiﷺ, tornò dai non credenti della Mecca e disse loro: “ho avuto modo di incontrare re illustri come Cesare, il Negus e Cosroe, ma giuro su Allah che non ho mai visto nessun re esaltato tanto dai suoi compagni così come essi fanno con Muhammadﷺ. Vi giuro che ogni volta che sputa qualcuno di loro prende lo sputo con la mano e si frega con esso la faccia e la pelle; se ricevono ordini obbediscono e quando fa l’abluzione per poco non si uccidono per poter usare quell’acqua; se parla ﷺ abbassano le loro voci e non lo fissano mai negli occhi per reverenza verso di luiﷺ. Vi è stato proposto un buon accordo, accettatelo”.
Citiamo anche un altro episodio che riguarda le reazioni dei compagni del profeta(s) alla sua morte.
Quando si sparse la notizia della morte del profetaﷺ, tutta la città era triste e angosciata, dato che non c’è disgrazia più grande della morte del messaggero di Allahﷺ e dell’impossibilità di poterlo vedere ancora in questa vita; alcuni compagni non riuscivano a credere che fosse morto ﷺ e pensavano che avesse solo perso conoscenza o che fosse temporaneamente paralizzato. I compagni ebbero reazioni di diverso tipo e proponiamo solo quelle di due di loro: ‘Umar e Abu Bakr, che Allah sia soddisfatto di entrambi.
‘Umar ibn al-Khattab, al-Faruq, quando sentì la notizia perse la ragione e disse: “O uomini! tra gli ipocriti c’è chi vorrebbe farci credere che il messaggero di Allahﷺ sia morto. Giuro su Allah che non è così! È andato verso il suo Signore come fece Musa ibn ‘Imran (riferendosi al profeta Mosè quando si assentò per quaranta giorni e parlò con il suo Signore). Per Allah ritornerà e farà tagliar le mani e le gambe di chi dice che è morto!”
Abu Bakr, as-Siddiq, da casa sua si diresse montando un cavallo verso la moschea e vi entrò senza parlare con nessuno. Andò in direzione del profetaﷺ che era coperto da un tessuto nero, gli scoprì il volto, si chinò, lo baciò e si mise a piangere, poi disse: “sacrificherei ogni cosa per te! Allah non ha deciso che tu morissi più di una volta e la morte che ti è venuta incontro l’hai già passata”. Abu Bakr allora uscì mentre ‘Umar parlava con la gente e disse: “Siediti o ‘Umar!” ma ‘Umar rifiutò di sedersi così gli uomini lo lasciarono e andarono incontro ad Abu Bakr, il quale disse: “chi di voi adorava Muhammadﷺ sappia che Muhammad è morto! E chi di voi adorava Allah sappia che Allah è il Vivente e non muore!
Dice Allah l’Altissimo ed Eccelso
“Muhammad, non è altro che un messaggero, altri ne vennero prima di lui; se morisse o se fosse ucciso, ritornereste sui vostri passi? Chi ritornerà sui suoi passi, non danneggerà Allah in nulla e, ben presto, Allah compenserà i riconoscenti”.
(Sura al-‘Imran v.144)
Ibn Abbas disse: “Sembrò proprio come se la gente non avesse mai saputo che Allah aveva rivelato questo versetto, fino a che non lo recitò Abu Bakr; tutti lo memorizzarono e non c’era nessuno che non si mise a recitarlo”.
Ibn al-Masib racconta: “’Umar disse – per Allah! Non appena sentii Abu Bakr recitare questo versetto i piedi non mi ressero più e caddi a terra; quando lo riascoltai recitandolo mi convinsi che il profetaﷺ era morto”.
L’umanità intera non ha mai conosciuto esempi di un amore così immenso, come l’amore che provavano i compagni del profeta per luiﷺ. Allah ha eletto, in tutta la sua creazione, questo messaggero onesto ﷺ, il sigillo dei profeti e messaggeri, ed ha scelto per luiﷺ dei compagni degni del privilegio della sua compagnia, che Allah sia soddisfatto di loro.
Tutto questo è grazie al compiacimento che Muhammadﷺ ottenne da parte di Allah, sia Egli glorificato, e grazie alla sua vicinanza ad Allah. Allah lo ha amato e per questo instillò amore per luiﷺ nei cuori dei suoi compagni e nei cuori di tutti quelli che hanno creduto nel suo messaggio e seguirono la sua metodologia ﷺ, su di lui sia la pace e che Allah innalzi il suo ricordo fino al Giorno del Giudizio.
Muhammad ﷺ è un grandissimo insegnante ed è così amato per il fatto di essere messaggero di Allah.
il recensore
- Hadith Sahih selezionato dall’imam Ahmad al-Bayhaqy